domenica 21 giugno 2015

Dov'è finita Audrey? Sophie Kinsella

TITOLO: Dov'è finita Audrey?
 
AUTORE: Sophie Kinsella

EDITORE: Mondadori

PAGINE180

PREZZO16.00 euro




SINOSSI

Audrey ha 14 anni ed è da tempo che non esce più di casa. Qualcosa di brutto è successo a scuola, un episodio di bullismo che l'ha profondamente segnata e ora lei è in terapia per rimettersi da gravi attacchi d'ansia e panico che non le permettono di avere contatti con il mondo esterno. Per questo indossa perennemente dei grandi occhiali scuri, il suo modo di proteggersi e sfuggire al rapporto con gli altri. Il fratello invece è un simpatico ragazzino ossessionato dai videogiochi che, con grande disperazione della madre nevrotica, non si stacca un attimo dal suo computer e dal suo amico Linus che condivide la sua stessa mania. Ma quando Audrey incontra Linus nasce in lei qualcosa di diverso... deve poter trovare un modo per comunicargli le sue emozioni e le sue paure. Sarà questa scintilla romantica ad aiutare non solo lei, ma la sua intera famiglia scombinata. Dov'è finita Audrey? è un romanzo caratterizzato da una grande empatia in cui si ride tanto e ci si commuove e in cui Sophie Kinsella riesce magistralmente a alternare momenti di puro humour a momenti più seri e teneri con grandissima sensibilità.




RECENSIONE

Con questo libro la Kinsella cavalca l'onda di un nuovo genere, lo young adult. Racconta la storia di Audrey, un'adolescente di 14 anni che, in seguito a problemi di bullismo, sviluppa la sindrome degli attacchi di panico. Vive in una famiglia bizzarra, il fratello è continuamente alle prese con i videogiochi e la mamma cerca in tutti i modi di dissuaderlo dall'attività. Nella sua famiglia gli screzi e la confusione non mancano mai.  Un giorno Audrey incontra Linus, amico del fratello e con lui instaura una bella amicizia. Riuscirà Linus a far guarire Audrey? Anche se il genere è diverso dai soliti chick lit, la Kinsella non abbandona l'ironia che caratterizza le sue storie. Mi è piaciuta l'idea di trattare di argomenti impegnativi a livello sociale senza però cadere nel melenso, anche nella descrizione di momenti così difficili la Kinsella sa come strapparti un sorriso. E' vero, preferisco la solita storia chick lit, ma credo che se la sia cavata bene anche con questo nuovo genere. L'introspezione  psicologica di Audrey viene condotta con accuratezza. Penso e spero che questo romanzo possa in qualche modo essere di aiuto a ragazzi che in un modo o nell'altro si ritrovano nella piccola Audrey.




VOTO




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