lunedì 1 giugno 2015

Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini

TITOLODimmi che credi al destino

AUTORE Luca Bianchini

EDITORE: Mondadori

PAGINE: 264

PREZZO: 17.000 euro




SINOSSI

Ornella ama i cieli di Londra, il caffè con la moka e la panchina di un parco meraviglioso dove ogni giorno incontra Mr George, un anziano signore che ascolta le sue disavventure, legate soprattutto a un uomo che lei non vede da troppo tempo, e che non riesce a dimenticare. A cinquantacinque anni, Ornella si considera una campionessa mondiale di cadute, anche se si è sempre saputa rialzare da sola. Per fortuna può contare su Bernard, il suo vicino di casa, che la osserva da lontano e la conosce meglio di quanto lei conosca se stessa L'ultima batosta, però, è difficile da accettare. La piccola libreria italiana che dirige nel cuore di Hampstead – dove le vere star sono due pesci rossi di nome Russell & Crowe – rischia di chiudere: il proprietario si è preso due mesi per decidere. Lei, che sa lottare, ha imparato anche a lasciarsi aiutare, e così chiama in soccorso la Patti, la sua storica amica milanese – inimitabile compagna di scorribande – che arriva in città con poche idee e tante scarpe, ma sufficiente entusiasmo per trovare qualche soluzione utile a salvare l'Italian Bookshop. La prima è quella di assumere Diego, un ragioniere napoletano bello e simpatico, che fa il barbiere part-time, ha il cuore infranto e le chiama Guagliuncelle. Ma proprio quando la libreria ha più bisogno di lei, il destino riporterà Ornella in Italia, a bordo di una Seicento malconcia guidata in modo improbabile dalla Patti. Tra humour inglese e una malinconia tutta italiana, Dimmi che credi al destino è una storia commovente di rinascita e speranza. Ambientato in una Londra dove il cielo cambia sempre colore e l'amore brucia a fuoco lento, Luca Bianchini racconta con il suo stile inconfondibile una storia che non avresti mai pensato di ascoltare, e che assomiglia terribilmente alla vita. 





RECENSIONE

Ho deciso di leggere questo libro perché sono stata subito attratta dalla trama, inoltre ho sempre sentito parlare bene di questo autore. Girando per alcuni blog avevo letto recensioni non proprio positive sulla storia e devo dire che anche il mio parere non è da meno. Fino a più della metà della fine, ho trovato la storia abbastanza confusa. Il personaggio prrincipale, Ornella, non viene caratterizzata e di lei si sa poco e niente. Intanto si profilano sulla scena nuovi personaggi anche'essi anonimi nella loro descrizione. Diciamo che la storia prende piede al trentacinquesimo capitolo e contando che il libro ne contiene quarantasette, cirei che è un po'. Nonostante tutto devo ammettere che questa seconda parte è ben strutturata. Purtroppo però, qui, a mio parere, vengono affrontati temi importanti che appartengono al passato della protagonista e che, sia per la caratterizzazione del personaggio, sia per la rilevanza sociale, meritavano forse di essere presentati prima.L'idea di raccontare la storia di una biblioteca che rischia di chiudere è messa sullo sfondo e solo in pochissimi tratti viene presentato questo problema. Alla fine, dopo che si sono affrontati altri temi, compare Mr Spacey, il quale, come all'inizio, minaccia di far chiudere il negozio. 
Ora, credo che ci sia stato un errore di fondo nella cronologia con la quale si è improntata la storia. La vicenza. è, nella prima parte un potpourri di personaggi che confondono il lettore. 
Nonostante tutto ho trovato molte frasi toccanti che ho interpretato come il segno che la penna di Bianchini sa produrre qualcosa di migliore. Non avendo letto altro dell'autore, confido nella riuscita degli altri romanzi e nei pareri delle sua più care fan.




VOTO




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